CAMMINO NEOCATECUMENALE

Neocatecumenali 2020

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE NELLA PARROCCHIA MARIS STELLA

Per comprendere che cos’è e cosa fa il cammino Neocatecumenale in una parrocchia è opportuno partire dalle origini.

Nella Chiesa primitiva, in mezzo al paganesimo, farsi battezzare non era una cosa magica né immediata, era un cammino che si chiamava “Catecumenato” (dalla parola “Catecheo” che significa “faccio risuonare”, ascolto) attraverso il quale i catecumeni erano iniziati alla fede mediante catechesi, celebrazioni liturgiche, riti di ammissione, scrutini, segni sacramentali.

La prima fase era l’annuncio del Kerygma, cioè l’annuncio di ciò che dona la fede. Il kerygma non è un sermone o una conferenza, ma è una notizia che ha il potere di realizzare ciò che essa annunzia. Questo annuncio del Vangelo, nella Chiesa primitiva, era fatto dagli apostoli, che, come testimoni, annunciavano che Gesù Cristo, morto per i nostri peccati, è risuscitato dalla morte, è asceso al cielo ed intercede per ogni uomo che accoglie questa Parola di salvezza e invia dal cielo la promessa: lo Spirito Santo, in modo che lo Spirito di Cristo renda testimonianza al nostro spirito che siamo figli di Dio.

Accogliere questo annuncio significava accettare di entrare in conversione, intraprendere un cambiamento di vita che si realizzava in un percorso a tappe fino a giungere al Battesimo, per cui, il catecumeno diventato fedele, costituiva il Corpo visibile di Cristo Risorto, ovvero la Chiesa, una comunità di uomini e donne che vivono in comunione una nuova forma di amore “tutti sapranno che siete miei discepoli “ (Gv 13,35): l’amore nella dimensione della croce, l’amore al nemico.

Oggi siamo immersi in una cultura che è contraria ai valori del Vangelo. Soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione – stampa, radio, televisione, social media – riceviamo una “catechesi ” che sta accelerando sempre più il processo di secolarizzazione che ha portato e sta portando tanta gente ad abbandonare la fede e la Chiesa.

Il Cammino Neocatecumenale viene incontro all’esigenza pastorale della Chiesa di creare un itinerario di formazione alla fede non solo per la gente battezzata che ha perso la fede o che ha una fede incapace di dare un senso alla propria vita, ma anche per i lontani, per gli atei e per i non battezzati.

Già San Paolo VI durante l’udienza dell’8 maggio 1974 parlando del Cammino Neocatecumenale lo definisce una forma di “dopo Battesimo” atta a rinnovare quegli effetti di maturità e di approfondimento della fede che nella Chiesa primitiva erano realizzati nel periodo di preparazione prima del battesimo; e concludeva dicendo che “il prima o il dopo, direi, è secondario. Il fatto è che voi mirate all’autenticità, alla pienezza, alla coerenza, alla sincerità della vita cristiana

Anche San Giovanni Paolo II scrive: «Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni» (Epist. Ogniqualvolta, 30 agosto 1990).

Il cammino Neocatecumenale è una realtà nata dopo il Concilio Vaticano II, per ispirazione della Vergine Maria, che l’8 dicembre del 1959 in apparizione mistica a Kiko Arguello disse: “Bisogna fare comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità e lode; dove l’altro è Cristo”.  Questa ispirazione si è andata realizzando negli anni attraverso le varie esperienze che lo Spirito Santo andava suscitando negli iniziatori e che venivano ratificate dalla Chiesa.

Pertanto il Cammino Neocatecumenale contribuisce oggi alla ricostruzione della Chiesa, alla Nuova Evangelizzazione del mondo contemporaneo, ispirandosi alla costruzione della Chiesa primitiva:

  • annuncio del Kerygma,
  • apertura di un cammino di conversione o neocatecumenato ove possano essere gestati alla fede coloro che accolgono l’annuncio,
  • nascita nelle parrocchie di comunità cristiane che possano apparire, in mezzo ad un mondo secolarizzato, come il Corpo visibile di Cristo Risorto, affinchè la parrocchia risplenda come sacramento di salvezza.

Il Cammino Neocatecumenale è presente nella nostra Parrocchia dal 2003, quando, per volere del Vescovo Mons. Domenico Padovano, furono avviate le catechesi guidate da un’equipe formata da catechisti laici provenienti da Bari e dal presbitero padre Mimmo Fiorentino, che portarono alla nascita della prima comunità. Ogni anno queste catechesi si ripetono nella parrocchia per arrivare ai lontani.

Ad oggi sono presenti in parrocchia tre comunità Neocatecumenali (frutto di varie fusioni) e attualmente sono in corso le nuove catechesi con un’equipe formata da tre coppie della prima comunità e dal parroco don Giuseppe Goffredo.

Il modello della comunità Neocatecumenale è la Sacra Famiglia  di Nazaret, luogo storico dove il Verbo di Dio, fatto Uomo, si fa adulto crescendo «in sapienza, età e grazia», stando sottomesso a Giuseppe e Maria. Nella comunità i neocatecumeni divengono adulti nella fede, crescendo in umiltà, semplicità e lode, sottomessi alla Chiesa.

La vita della comunità è basata su un tripode: Parola di Dio (celebrazione settimanale della Liturgia della Parola), Liturgia (riscoperta del triduo Pasquale e della Veglia Pasquale; Eucarestia domenicale, celebrata dopo i primi vespri della domenica; celebrazione del Sacramento della Penitenza; iniziazione graduale alla preghiera liturgica) e Comunità (in maniera graduale e sempre illuminati dalla Parole di Dio i fratelli iniziano a conoscersi, a condividere le meraviglie che il Signore sta compiendo nella loro vita, ma anche le eventuali difficoltà; in questo modo si favorisce la conoscenza reciproca, il mutuo incoraggiamento.)

Man mano che la comunità cresce nella fede si cominciano a manifestare i segni della comunione: il non giudicare, la non resistenza al male, il perdono e l’amore al nemico.

Dopo un certo tempo di cammino, i neocatecumeni collaborano all’azione pastorale della Parrocchia e della Diocesi, partecipando ai diversi servizi ecclesiali ciascuno secondo la propria vocazione.

I fratelli delle comunità Neocatecumenali della parrocchia Maris Stella sono attualmente impegnati in diverse pastorali parrocchiali:

  • L’iniziazione cristiana dei bambini;
  • La preparazione ai Battesimi;
  • La preparazione dei fidanzati al matrimonio;
  • Il percorso di post-cresima per i ragazzi dai 13 ai 19 anni;
  • Le catechesi per giovani ed adulti;
  • Evangelizzazione nelle piazze nel periodo da Pasqua a Pentecoste.

Un altro frutto del Cammino Neocatecumenale della nostra Parrocchia sono le vocazioni sacerdotali di Padre Vito Giannuzzi e Padre Alessandro Tirelli, ordinati presbiteri nell’ordine religioso dei Padri Barnabiti, che per oltre 40 anni hanno guidato la parrocchia Maris Stella.

In questi anni tanti sono i frutti che il cammino ha portato nelle vite di tutti i fratelli, che, magari, molti non vedono o non sanno: lontani che si sono riavvicinati alla Chiesa, disperati che hanno ritrovato la speranza,  matrimoni in crisi che sono stati ricostruiti, matrimoni che si sono celebrati, apertura alla vita, famiglie ricostruite, accettazione della malattia e della sofferenza.

La fede è un incontro, è una esperienza di Gesù Cristo nella propria vita, vivo e risorto; è in virtù di questo incontro che la vita dell’uomo cambia e che può permettergli di mettersi al servizio dell’altro, dove l’altro è Cristo.

link: www.camminoneocatecumenale.it

info: responsabile Giovanni Danese mail: giovanni.danese26@libero.it