L’affresco del XVI Secolo.

Icona della Maris Stella

Per una lettura iconografica dell’affresco

All’interno della parrocchia Maris Stella di Conversano si conserva il pregevole affresco cinquecentesco originariamente collocato nell’antica chiesetta rurale dedicata alla Madonna della Stella.
L’anonimo autore dell’opera, forse un artista locale, padroneggia l’uso dei colori e col suo tratto, vivace ed elegante, dimostra di aver abbandonato i modelli bizantini per privilegiare raffigurazioni più moderne.
La Madre di Dio veste un sontuoso abito dai colori regali (rosso, blu, oro) e siede nobilmente su di un trono, ricoperto da un drappo ornato da stelle a otto punte. Il soggetto è inquadrato in una snella cornice architettonica dipinta, affine al portale d’ingresso della chiesa d’origine. Le mani della Madonna sono affusolate e ben definite: la destra tiene con delicatezza un misterioso libro verde chiuso da una cinghia di cuoio, la sinistra sostiene premurosamente il divino infante che indossa una vistosa collana di corallo rosso. Il Bambino regge un globo sormontato da una croce e, al contempo, lo benedice.
Ecco il messaggio racchiuso nelle immagini. Maria Regina dei cieli (il trono) guarda benignamente il fedele orante, lo guida con sapienza (le stelle a otto punte) e gli svela il senso profondo della Parola di Dio (il libro chiuso). A sua volta Gesù guarda benignamente l’umanità (il globo), le accorda benevolenza (la mano benedicente) e quindi la redime: prima nascendo dal grembo di una donna (il bambino e sua madre), poi scegliendo per sé una dolorosa passione (la collana di corallo rosso) ed una morte infamante eppur gloriosa (la Croce).
Quanta arte negli sguardi della Madre e del Figlio, fisicamente rivolti in direzioni diverse ma che si incontrano “teologicamente” nell’uomo redento! Quanta teologia in questo piccolo capolavoro d’arte tutto conversanese!

dott. Claudio Ermogene Del Medico